Alla scoperta della Slovenia

– Viaggio dal 2 al 7 gennaio 2017 – 

Partiamo dignitosamente attorno alle 9:30, la prima tappa è l’immancabile Autogrill per la colazione, che Lorenzo anela già dalla sera precedente. Il rituale della colazione in Autogrill piace decisamente a tutta la famiglia e ci dà proprio l’idea dell’essere in vacanza, che sia di  uno o più giorni non importa… l’importante è che sia vacanza!
L’idea di oggi è quella di raggiungere l’area di sosta delle grotte di Postumia usandola però solo come tappa intermedia nel tragitto verso Lubiana. Le grotte devono essere davvero spettacolari, ma la visita di un’ora e mezza è ancora troppo lunga per Babi e probabilmente anche per Lorenzo, mentre potrebbe essere invece eventualmente fattibile una visita al vicino castello di Predjama. Il viaggio procede tranquillo, non c’è traffico e si viaggia molto bene. Ci fermiamo a mangiare con calma prima del confine e attorno alle 16:30 entriamo in Slovenia, attaccando la nostra terza vignetta su Gaspare.
Arriviamo agevolmente all’area di sosta ( ben segnalata data la vicinanza all’ingresso delle grotte ), ma la troviamo chiusa. Scendiamo a dare un’occhiata in compagnia di altri due camperisti spiazzati come noi, ma non c’è possibilità di entrare. Proviamo a seguirli al vicino campeggio, ma la sorte è la medesima. Ci sarebbe la possibilità di sostare nel parcheggio dal lato opposto della strada rispetto all’area di sosta attrezzata, ma in sosta libera, senza allaccio elettrico e possibilità scarico/carico acque. Noi abbiamo invece necessità di caricare l’acqua così’, complice la grande pazienza dei nostri due piccoli compagni di viaggio e l’ora non tarda, decidiamo di proseguire fino alla meta del giorno successivo: Lubiana.
In tre quarti d’ora raggiungiamo Lubiana e troviamo facilmente il campeggio ( € 68,00 per due notti con elettricità compresa ), ci sistemiamo nella nostra piazzola e finalmente ci concediamo una buona cena e un po’ di riposo, in vista della giornata di domani, che dedicheremo interamente alla scoperta della città.

3 gennaio

Ci svegliamo con il terreno brinato, ma un bellissimo sole. Ci muoviamo con calma attorno alle 11:00, oggi lasciamo Gaspare a riposo, proprio all’uscita del campeggio c’è la fermata dell’autobus 6 che in nemmeno 15 minuti ci porta direttamente in centro. Siamo già nella zona pedonale ed iniziamo
il nostro giro alla scoperta di Lubiana. Non fa freddo, io giro addirittura senza guanti ( ed è un evento, solitamente le mie mani gelano in tempo record ) e passeggiare è davvero piacevole. Sul lungo fiume è un susseguirsi di bellissimi locali e c’è anche diversa gente seduta ai tavolini esterni ( con tanto di stufetta ) a godersi la splendida giornata.

Verso le 12:30 Babi ci fa capire chiaramente che è arrivata l’ora di pranzare e cosa c’è di meglio se non una caratteristica “GOSTILNA”? Entriamo quindi nella Gostlina Sokol e gustiamo un ottimo pranzo a base di zuppa di funghi, gulash e piattone di salsicce locali e patatine fritte per i bimbi. Immancabile ovviamente un bel boccale della loro birra….I camerieri parlano correttamente italiano e in italiano vi verrà data anche una copia del menu’, quindi nessun problema di ordinazioni 🙂
Terminato il pranzo ci dirigiamo verso il mercato coperto e alla fine delle bancarelle eccoli lì, fieri e maestosi, meravigliosamente baciati dal sole: quattro stupendi draghi a guardia del ponte e della città stessa.

Sono veramente bellissimi, rimaniamo tutti incantati, soprattutto Lorenzo, che li guarda affascinato ma con un piccolo fondo di timore.
Alle spalle del ponte, in alto, sulla collina, si erge la nostra prossima meta: il castello. Per raggiungerlo ci sono diversi modi, passeggiate, trenino, funicolare… Noi scegliamo quest’ultima, che in pochi minuti ( e con una salita davvero ripida ma con un panorama bellissimo ) ci porta all’interno del cortile. Babi è nel pieno sonno pomeridiamo, così decidiamo di fare un giro di perlustrazione in attesa che si svegli e si possa quindi salire in cima alla torre panoramica.

L’esterno del castello è molto bello, si vedono diversi percorsi serpeggianti che scendono verso la città. Se non facesse così freddo sceglieremmo sicuramente questa modalità di ritorno, ma per questa occasione opteremo ancora per la funicolare 🙂
Al risveglio di Babi affrontiamo i circa 100 scalini a chiocciola che ci portano in cima alla torre panoramica, apprezzando la divisione tra scale per la salita e scale per la discesa e soprattutto le barre di sicurezza lungo tutta l’altezza del percorso che ci separano dal “baratro” centrale, che al sol guardarlo mi crea un po’ di panico…
La vista dalla cima è veramente bellissima, c’è solo un po’ di foschia all’orizzonte ma la vista spazia agevolmente fino alle montagne. Se visitate il castello, non perdetevi questa favolosa vista, vale la fatica delle scale.
Torniamo nella “città bassa” con la funicolare, ci concediamo il solito di acquisti in un negozio di souvenir ( bellissima la maglietta con il draghetto per i bambini!! ) e una spesa veloce in un supermercato vicino alla fermata dell’autobus, poi facciamo ritorno al campeggio, godendoci lo spettacolo di Lubiana che inizia ad illuminarsi

4 gennaio

Salutiamo Lubiana e ci mettiamo in marcia verso Catez e le sue famose terme. E’ circa un’oretta di strada e per la prima volta incontriamo la neve. Arrivati a Catez facciamo velocemente il check in per il campeggio e scopriamo piacevolmente che nel prezzo del pernottamento sono comprese tre ore di terme sia per la giornata di oggi che per la giornata di domani, nella quale abbiamo la possibilità di rimanere nel campeggio senza costi aggiuntivi fino alle 18:00. Sistemiamo il camper in una comoda piazzola e visto che ormai sono circa le 13:00 pranziamo e ci concediamo un po’ di riposo. Entriamo alle terme attorno alle 17:00 e nel breve tragitto tra il camper e l’ingresso ci rendiamo perfettamente conto, nonostante il buio, di quanto grande sia il campeggio in cui siamo e la struttura termale attorno, sia la parte invernale in cui stiamo andando sia quella estiva che ovviamente non è accessibile in questo periodo. Lorenzo e Babi sono elettrizzati, sono le terme più grandi in cui siamo entrati fino ad oggi e non sanno più da che parte guardare. Le piscine sono belle e anche se c’è davvero molta gente si sta comunque bene, anche se davvero non riesco ad immaginare che caos possa essere in alta stagione….
Io e Babi ci fermiamo nella piscina dei piccoli mentre Lorenzo e il papà vanno ad esplorare le piscine dei grandi, poi facciamo tutti insieme non so quante discese di uno scivolo “formato famiglia” e infine scopriamo nella sala più lontana dall’ingresso un bellissimo galeone pirata con tanto di grotta e tesoro di cui i bimbi si innamorano all’istante. Tre ore passano velocemente e dopo una bella doccia calda torniamo su Gaspare stanchi e affamati, ma molto soddisfatti dal pomeriggio trascorso.

5 gennaio

Ci svegliamo con il terreno bianco e un po’ di nevischio nell’aria. Non possiamo non approfittare delle tre ore di ingresso che anche oggi abbiamo a disposizione, così dopo una buona colazione riprendiamo costumi e asciugamani e ritorniamo alle terme, scoprendo con la luce il bellissimo campeggio in cui siamo.

All’uscita ci aspetta una giornata molto fredda, ma con uno splendido sole.
Ci fermiamo a fare un po’ di spesa nel supermercato poco lontano dall’ingresso delle terme, pranziamo, scarichiamo e carichiamo l’acqua e ci mettiamo in marcia verso il meraviglioso lago di Bled. Raggiungiamo Bled quando ormai è buio ma troviamo il nostro campeggio senza fatica. Sistemiamo Gaspare accanto agli unici due camper presenti e mentre i bimbi giocano e io preparo la cena, Gianni si concede una doccia calda dopo essersi letteralmente congelato nelle operazioni di allaccio elettrico e copertura termica del camper per la notte. L’inverno sloveno adesso si fa davvero sentire.

6 gennaio

Questa mattina ci svegliamo accompagnati da un bel vento gelido, ma temerari tentiamo comunque la visita allo stupendo castello di Bled…e la cosa si rivela un gravissimo errore. Il freddo e il vento sono davvero pungenti, troppo per i nostri piccoli viaggiatori, soprattutto per Lorenzo che, testardo come un mulo, non ne vuol sapere di mettere i guanti; il tempo di arrivare all’entrata del castello ed ha già le mani completamente gelate. Rimandiamo quindi la visita ad una stagione meno fredda e visto che ormai tra una cosa e l’altra si è fatta l’ora di pranzo decidiamo di tornare a pranzare in campeggio e poi provare le terme ZIVA dell’Hotel Golf, con il quale il campeggio è convenzionato.
Rientrando al campeggio non possiamo non fermarci a fare qualche veloce foto di questo meraviglioso paesaggio.

I colori a quest’ora della giornata sono davvero splendidi, il sole illumina perfettamente l’isola e la passione fotografica di Gianni prende il sopravvento anche sul freddo: parcheggiato Gaspare al campeggio, mentre noi prepariamo il pranzo lui si avventura lungo il sentiero a bordo lago, macchina fotografica alla mano.

Attorno alle 16:00 ci muoviamo verso il centro benessere Ziva, ma al nostro arrivo scopriamo che purtroppo il centro è pieno e non ammettono più nessuno al di fuori degli ospiti dell’Hotel. Ci consoliamo facendo un po’ di spesa nel vicino supermercato e prendendo qualche souvenir all’ufficio del turismo, poi torniamo al campeggio e da li per oggi non ci muoviamo più.

7 gennaio

Lasciamo il bellissimo lago di Bled con la promessa che ci rivedremo in una stagione meno fredda e prima di metterci sulla via del ritorno percorriamo i circa 30 km che ci separano dal lago di Bohinj. La strada è abbastanza lenta e ci mettiamo circa tre quarti d’ora a raggiungerlo, ma ne valeva davvero la pena.
Parcheggiamo Gaspare senza problemi, prendiamo il pane che avevamo tenuto da parte per le papere e attraversiamo il ponte portandoci sulla sponda soleggiata. C’è un bellissimo sentiero che abbraccia l’intero perimetro del lago, ma noi ci fermiamo nella piccola spiaggetta appena oltrepassato il ponte a fare amicizia con le paperotte locali, che ben gradiscono la nostra compagnia.

Pranziamo poi su Gaspare in un bel parcheggio vista lago, poi è davvero ora di metterci in marcia per tornare a casa, sono quasi le 14:00 e abbiamo circa 7 ore di viaggio davanti a noi.
Salutiamo la Slovenia con la soddisfazione di aver scoperto un paese davvero incantevole e la consapevolezza di tornarci molto presto.


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