Terza parte: Da Stavanger a Bergen

3 AGOSTO 

Lasciamo il campeggio del Kongeparken e andiamo subito a fare un bel giro di spesa per rimpinguare le nostre scorte. Il tempo è ancora brutto. Prima di arrivare a Stavanger, la porta dei fiordi,  facciamo tappa alle “SVERD I FJELL“, tre enormi spade di 10 metri incastonate nella roccia di una piccola isola difronte al fiordo. Arriviamo qui sotto una pioggia costante, pranziamo sul camper nel parcheggio difronte alle spade sperando che la pioggia ci dia tregua, ma dato che non accenna a smettere facciamo a turno io e Gianni un giro veloce ad ammirare le spade senza far scendere i bimbi dal camper.

Raggiungiamo poi velocemente Stavanger e parcheggiamo nella zona del porto ( beccandoci anche una bella multa al nostro rientro perché, nonostante avessimo pagato ed esposto regolarmente il tagliandino, per loro il camper occupa due posti auto e quindi avremmo dovuto pagare il doppio. La multa era presente su tutti i camper stranieri…. onestamente è stata ala prima ed unica volta che ci è capitata una cosa del genere ). Fortunatamente ha smesso di piovere e gironzoliamo tranquilli per la zona pedonale e la bellissima “gamle Stavanger” che anche con questo cielo grigio è incantevole. C’è un silenzio quasi surreale ed è davvero un piacere passeggiare nei suoi vicoli acciottolati e fiancheggiati da case bianche perfettamente tenute.

Passiamo dall’ufficio del turismo a prenotare la crociera sul Lysenfjord per l’indomani  e poi andiamo a vedere l’area di sosta gratuita segnalata sulla guida, ma è un parcheggio isolato in una zona periferica e non ci piace. Optiamo quindi per il Mosvagen Camping ( 200 NOK totali ) dove l’area per il pernottamento camper è chiusa a causa lavori ma c’è comunque un piccolo spiazzo attrezzato con colonnine per l’elettricità. Troviamo fortunatamente posto e ceniamo con un’ottima grigliata nei tavolini all’aperto al riparo dalla pioggia.

4 AGOSTO

Oggi finalmente andiamo alla scoperta dei fiordi! Con un cielo grigio carico di pioggia e non poche difficoltà ad imbarcarci sul traghetto ( la corsa alla salita per accaparrarsi i posti accanto ai finestrini è davvero ridicolo, si perde in un attimo il senso di civiltà e non c’è nessuno disposto a far passare i passeggini per cui le famiglie con i bimbi piccoli salgono praticamente per ultimi ) andiamo ad esplorare il Lysenfjord, un fiordo davvero bello con montagne di roccia a picco sul mare e maestose cascate che si gettano in acqua. Passiamo sotto al famoso “Pulpito”

Passiamo sotto al famoso “Pulpito” ci fermiamo ad ammirare una capra che pascola tranquilla in un posto quasi inaccessibile mentre un membro dell’equipaggio scende a terra a rifornire la scorta di cibo per la simpatica bestiola e ci fermiamo a pochissimi metri da una delle cascate più imponenti del fiordo. E’ uno spettacolo grandioso, che Gianni e Lorenzo si godono dalla parte esterna del traghetto ed addirittura con il sole, mentre io osservo dall’interno perché Babi dorme esattamente tra le mie braccia da poco prima del Pulpito.
Tornati a terra facciamo appena in tempo a tornare nella zona pedonale che scoppia un autentico diluvio! Ci ripariamo sotto la tenda di un negozio e notiamo che persino gli abitanti di Stavanger sono stupiti dall’intensità della pioggia perché alcuni commessi escono dai negozi per scattare foto…. andiamo bene! Aspettiamo un po’ al riparo ed appena spiove leggermente ( ma comunque sotto una bella pioggia ) andiamo subito ad acquistare a Lorenzo la “divisa da pioggia” che abbiamo visto indossare a praticamente tutti i bambini norvegesi: si tratta di una tuta antipioggia composta da pantaloni con le bretelline tipo le nostre tute da sci e una giacca con cappuccio, il materiale assomiglia alla nostra “cerata” ma in realtà è traspirantissima e, credetemi, semplicemente favolosa! Abbiamo avuto modo di testarla a Bergen in un paio di giornate di pioggia e sia io che Gianni l’abbiamo molto invidiata a Lorenzo….
Visto che il tempo non accenna a migliorare torniamo a prendere il campo e decidiamo di prendere subito il traghetto per Tau ( 428 NOK ) dove pernottiamo in una bellissima area di sosta ( 150 NOK pagati con il solito metodo della busta nella cassettina apposita )nel piccolo porticciolo accanto al molo traghetti con tanto di doccia calda e lavatrice a disposizione.

5 AGOSTO

Iniziamo la nostra avventura lungo la National Route Ryfylke che si rivela una strada davvero spettacolare e nonostante il cielo grigio i panorami su fiordi e cascate sono davvero incredibilmente belli.
Lungo la strada ci sono molte possibilità di sosta e vista la bellezza del paesaggio verrebbe davvero voglia di fermasi in tutte.
Per pranzo ci fermiamo in una suggestiva area pic nic che domina dall’alto un fiordo

poi ci rimettiamo in marcia verso la prima delle cascate che incontreremo in questi giorni: le Svandalfossen. La cascata è chiaramente visibile dalla strada, anzi… le passa letteralmente sotto. Parcheggiamo tranquillamente il camper in un’area lungo la strada e andiamo a vederla da vicino. Io sono un po’ perplessa perché, per quanto sia molto carina così a ridosso della strada, le foto viste prima di partire mi sembravano diverse da quello che ora ho davanti agli occhi. Saliamo la prima rampa di scale, ci facciamo qualche foto bagnandoci un po’ sotto gli spruzzi d’acqua, poi leggendo un cartello informativo scopro che proprio sopra di noi, nascosta alla vista, c’è la parte alta della cascata. Gianni torna quindi in camper a recuperare il marsupio per Babi, mi metto il mio piccolo koala addosso e affrontiamo la breve ma impegnativa ( almeno per noi che non siamo proprio allenatissimi…. ) scalinata.

Lo spettacolo alla fine della scalinata è semplicemente favoloso, questa è la cascata che avevo visto nelle foto! Devo dire comunque che le foto in questo caso non rendono giustizia alla sua maestosità… noi eravamo praticamente dei puntini accanto a questo massiccio corso d’acqua. Bellissimo, davvero bellissimo!


Per la sosta notturna proviamo l’area di sosta di Sand, che è molto bella, su un piccolo ex pontile, ma purtroppo è piena, anche perché due dei pochi spazi riservati ai camper sono occupati da auto. Si potrebbe parcheggiare al di fuori degli spazi delimitati senza dar fastidio a nessuno, ma a noi piace fare sempre le cose “per bene” e per sicurezza vado a chiedere al personale del vicino museo se sia possibile, ma mi dicono che purtroppo non è possibile, scusandosi per la presenza di auto nei posti riservati al campeggio assicurandomi che avrebbero provveduto a segnalare le auto.
Proseguiamo e ci fermiamo a Nesflaten, trovando un’altra area di sosta gratuita su un ex-pontile, addirittura più bella di quella che avevamo lasciato: un piccolo porticciolo con tavolini e bagno a disposizione ( pulito e riscaldato ). A essere sinceri abbiamo avuto qualche problema a raggiungerla, dato che il navigatore ci ha fatto sbagliare strada e ci siamo trovati nel vialetto di un’abitazione senza possibilità di fare manovra… fortunatamente la casa era di una simpatica coppia di signori che, ridendo non poco, ci spostano cortesemente la loro auto permettendoci di proseguire sulla strada e ci spiegano come fare per raggiungere l’area di sosta.
Oltre a noi ci sono solo un altro camper e una roulotte di pescatori che escono in barca poco dopo il nostro arrivo e rientrano solamente la mattina dopo. Parcheggiamo fronte mare e se non fosse stato per il vento freddo avremmo anche fatto una bella grigliata sfruttando il bellissimo tavolino.

Ci accontentiamo di cenare osservando un panorama ancora una volta strepitoso e nel silenzio più assoluto.

6 AGOSTO

Ci rimettiamo lungo la RV13 ma ci fermiamo praticamente subito dato che sulla nostra sinistra appare maestoso lo spettacolo delle Bratlandsdalen

Se dovesse servirvi, il parcheggio di fronte alle cascate è anche una bellissima area di sosta per camper. Le Bratlandsdalen sono solo le prime cascate della giornata, seguite prima dalle Langfossen  ( la 5a cascata più grande della Norvegia, con 612 m di dislivello )

poi dalle Latefossen

Entrambe sono uno strepitoso spettacolo della natura, l’unica pecca è che purtroppo le Latefossen sono spesso ostaggio di un turismo selvaggio e scellerato, come in quest’occasione, quando a pochi minuti dal nostro arrivo due pullman turistici fanno scendere i loro passeggeri esattamente davanti alle cascate ( dove non c’è alcun parcheggio), bloccando per alcuni minuti il traffico in entrambe le direzioni. Per fortuna riusciamo a sgattaiolare via senza rimanere imbottigliati nella coda e proseguiamo il nostro viaggio.
La sera ci fermiamo a Kinsarvik in una splendida posizione fronte fiordo, accanto al molo del traghetto che dovremo prender l’indomani. Facciamo una passeggiata nel piccolo paesino, un po’ di spesa al supermercato e poi Gianni si mette alla griglia in una delle location più belle di questo viaggio.

7 AGOSTO

Oggi purtroppo il tempo è inclemente: nuvole basse e pioggia continua ci accompagnano per tutto il giorno.
Prendiamo il traghetto fino a Kvandall ( 453 NOK ) poi proseguiamo fino alla Steindalfossen, una cascata molto meno imponente di quelle viste fino ad ora ma molto caratteristica, dato che il sentiero passa esattamente sotto la cascata permettendo di passeggiare dietro il getto d’acqua.

Decidiamo poi di tirare dritto fino al campeggio di Bergen, dato che è fin troppo evidente che il tempo non andrà a migliorare. Raggiugiamo facilmente il Lone Camping ( 960,00 NOK per tre notti ), ci sistemiamo, approfittiamo di una tregua della pioggia per giocare un po’ nell’area bimbi e appena ricomincia a piovere andiamo tutti a fare la doccia nei comodissimi bagni famigliari che il campeggio mette a disposizione.
Ceniamo e poi tutti a nanna, domani ci aspetta Bergen! A guidicare da come piove direi che la vedremo sotto l’acqua…

Torna alla seconda parte                                                Vai alla quarta parte

I commenti sono chiusi.