24 APRILE 2017
Dopo due giorni trascorsi a gironzolare per la foresta nera e lungo la strada degli orologi, finalmente arriviamo all’Europa-park Camping attorno alle 17:00. Prendiamo il biglietto ( c’è un parchimetro come se fosse un normale parcheggio ), effettuiamo comodamente le operazioni di scarico e carico acque di modo da esser a posto per i prossimi giorni, sistemiamo Gaspare in una bella piazzola e andiamo subito alla scoperta del posto.
Il Camping è inserito all’interno del Camp-resort, un’area totalmente in stile western curata in ogni singolo dettaglio che si sviluppa attorno ad un piccolo laghetto.
E’ tutto davvero bellissimo. Giacché siamo a spasso proviamo a cenare nel
saloon ma siamo sfortunati, è già tutto prenotato, così torniamo su Gaspare ma
non senza aver acquistato 4 bretzel e 2 birrette nel piccolo chiosco accanto al
ristorante. Siamo o non siamo in Germania?
Al chiosco si possono anche prenotare pizze che vengono consegnate dopo circa
15/20 minuti e briosches da ritirare la mattina seguente, così prenoto anche 4
briosches al cioccolato per l’indomani, ci servirà una colazione sostanziosa
prima di affrontare le fatiche del parco!
25 APRILE 2017
Babi sveglia tutti attorno alle 8:00, c’è il sole e siamo tutti decisamente entusiasti pensando alla giornata che ci aspetta. Mentre Gianni prepara il caffé vado a prendere le brioches al chiosco, l’aria è freddina ma il cielo è davvero senza una nuvola! Dopo colazione facciamo i biglietti alla biglietteria automatica e ci dirigiamo verso l’ingresso del parco, che raggiungiamo in pochi minuti. C’è un grande afflusso di gente ed anche una lunga fila alle casse, che noi per fortuna saltiamo e andiamo direttamente all’ingresso principale. Non ci aspettavamo così tanta gente essendo un giorno infrasettimanale e non di festa e l’impatto appena entrati è di un gran caos, ma c’è da dire che il parco ha appena aperto e quindi tutto sommato è abbastanza normale che ci sia un po’ di congestione all’ingresso.
Per prima cosa decidiamo di fare un giro panoramico sul trenino, i tempi di attesa sono minimi e prendiamo il secondo treno in ordine di arrivo. Facciamo così la prima conoscenza delle varie aree del parco e dopo un po’ perdiamo il conto di tutte le attrazioni che vogliamo fare, perché sono davvero troppe! Scopriamo anche che il treno ( come poi anche le due monorotaie ) effettua fermate intermedie all’interno del parco, il che da’ la possibilità di spostarsi decisamente più velocemente tra le varie aree. Unico avvertimento: sul trenino non è possibile portare i passeggini, quindi se volete spostarvi e ne avete uno con voi vi conviene prender la monorotaia, sulla quale ne abbiamo visti salire diversi.
Finito il giro di ricognizione diamo il via alle danze: le attrazioni accanto alla stazione del trenino sono adatte anche a Babi e le facciamo tutti e 4 insieme.
Ci spostiamo poi in Irlanda, nel Mondo dei Bambini, tra macchinine per i più piccoli, giostre dei pirati, bellissimi scivoli sulla sabbia e l’immancabile giro in trattore, che come sempre conquista le nostre due piccole meraviglie.
Appena riusciamo a staccare i bimbi dal trattore, dopo aver attraversato la foresta incantata dei fratelli Grimm, arriviamo in una delle mie zone preferite del parco: il regno di Arthur. Varcati gli enormi portoni ci si trova letteralmente catapultati in un mondo magico, una perfetta ricostruzione di quello di Arthur ( tanto che il giorno seguente all’ingresso era stato posto uno striscione ad indicare che l’attrazione era appena stata eletta “miglior attrazione del 2016 ” ) e, credetemi, sembra davvero di entrare in una favola. Mi sono sentita come Mary Poppins quando “entra” nel disegno sul pavimento, davvero una bellissima sensazione.
Qui facciamo anche la scoperta ( grazie ad un gentilissimo papà italiano ) del geniale metodo “BABY-SWITCH” ossia la possibilità, per chi ha due bimbi di cui uno troppo piccolo per salire su una attrazione, di non fare due volte la coda nel caso in cui entrambi i genitori vogliano farla. Funziona in questo modo: all’ingresso dell’attrazione si richiede un biglietto per il baby switch, un genitore e il bimbo che può fare la giostra fanno normalmente la coda mentre l’altro genitore può stare con il bimbo più piccolo; terminata la corsa, il genitore che non è salito sulla giostra può salirvi ( ovviamente sempre con il bambino) senza dover rifare la coda ma accedendo – con il biglietto precedentemente ricevuto – da una seconda entrata, solitamente posta accanto all’uscita e ovviamente con quasi nessun tempo di attesa.
Mentre io e Babi esploriamo le attrazioni per i più piccoli, Gianni e Lorenzo si mettono in coda per l’attrazione principale ( per me la migliore del parco, ma premetto che escludo a priori montagne russe, tronchi, galeoni… perché ne ho una gran paura! ). Ne scendono entusiasti, ma Lorenzo è troppo curioso di sapere cosa c’è ancora da vedere nel parco e non vuole rifarla, così usciamo e tra giochi d’acqua e bolle di sapone.
Sbarchiamo in Olanda, dove troviamo autoscontri per i piccoli, galeoni e aeroplanini poi ci trasferiamo nei paesi nordici, dove il papà e Lorenzo si dedicano alle discese con i tronchi e al rafting nei fiordi.
Lasciamo il papà e Lorenzo a spasso nei fiordi e io e Babi ( Babi dormendo ) andiamo alla scoperta del Portogallo e dell’Islanda, dove ci sono alcune delle attrazioni più adrenaliniche del parco. Io le guardo rigorosamente dal basso e con un unico pensiero ” Oddio io potrei morire…”
Al risveglio di Babi andiamo in Spagna e dopo aver fatto un paio di giostre con Lorenzo decidiamo di sfruttare la monorotaia ( che ferma proprio qui ) per fare un giro “sopraelevato” del parco e tornare all’ingresso, dato che siamo ormai vicini all’orario di chiusura.
Salutiamo il parco alle 19:15 passate e tornati al campeggio ritentiamo la fortuna con il ristorante in stile western; oggi ci va bene, vista la bella giornata hanno aperto anche l’area esterna e c’è ancora un tavolo accanto al laghetto. Meglio di così non potevamo chiedere.
25 APRILE 2017
Oggi ci svegliamo con un cielo grigio e cupo, ma d’altra parte le previsioni erano chiare e non siamo sorpresi. Non piove, tutto sommato almeno fino alle 15:00 non è prevista pioggia e noi siamo degli inguaribili ottimisti quindi, decisamente più coperti di ieri, rifacciamo i nostri biglietti e ci incamminiamo verso l’ingresso. Già vedendo il parcheggio e l’area di ingresso è evidente che oggi l’afflusso sarà decisamente inferiore.
Gianni ne approfitta subito per fare il Silver Star, la montagna russa simbolo del parco che a me fa venire i brividi al solo passarci sotto; ci sono 10 minuti di attesa ed inutile dire che quando ritorna è l’immagine della soddisfazione!
Andiamo poi in Grecia, un’area che ieri abbiamo visto solo di sfuggita, e troviamo alcune attrazioni veramente molto carine: Pegasus ( una montagna russa a misura di bambino, infatti Lorenzo fa tutto contento 2 giri di fila visti i pochi tempi di attesa ), Avventura ad Atlandide ( un percorso lungo il quale bisogna colpire i punti luminosi con dei laser a infrarossi ) e le mongolfiere volanti.
Torniamo nel magico mondo di Arthur, pranziamo in Scandinavia a base di ottimi panini di pesce, poi mentre il papà e Lorenzo si divertono a oltranza sul galeone io passeggio tranquillamente per il parco con Babi che dorme beato nel passeggino; spesso siamo da soli nei viali, è quasi irreale ma davvero piacevole.
Il tempo di fare ancora qualche giostra e inizia a piovere, tutto sommato ci è andata bene, sono ormai quasi le 16:00 ed il tempo è stato clemente per quasi tutta la giornata. Anche con la pioggia ci concediamo ancora qualche giro sui “taxi pazzi” di Londra e sulle auto d’epoca tedesche, poi ci dirigiamo verso l’uscita, non senza aver acquistato gli immancabili souvenir del parco: due belle magliette per Lorenzo e per il papà.
Salutiamo l’Europa Park decisamente soddisfatti dei due giorni passati tra le sue bellissime attrazioni e il suo bel resort; ci rivedremo sicuramente presto, ho molti altri itinerari in Baviera e in Alsazia, una piccola deviazione qui non ci farà poi male! 🙂